
Per me, come per tantissimi altri giocatori e appassionati di basket (ma soprattutto i pivot), oggi è giornata di "lutto".
Shaquille O'Neal si ritira dopo un ventennio passato in
NBA.
L'annuncio è stato fatto su Twitter e riportato successivamente su nba.com che, per far capire l'importanza del genio O'Neal, ha completamente spostato il faro puntato sulle finals per dedicare pagine e pagine sull'omone nato a Newark.
Shaq lascia dopo 4 anelli, oltre 28.000 punti (quinto giocatore NBA di sempre) e la sensazione di essere stato il centro più dominante degli ultimi vent'anni e, senza ombra di dubbio, uno dei giocatori più forti e carismatici di tutti i tempi. "
Hack-a-shaq" dovrebbe far capire di cosa sto parlando.
In più
The Diesel è ricordato, oltre che per le prestazioni cestistiche, anche per tutta una serie di gag, citazioni, balletti, scherzi, discorsi alla folla (Can you dig it?????), auto spettacolari, ville (Shaqapulco), e chi più ne ha più ne metta che ha reso Shaq un intrattenitori a 360° che non ha eguali nella Lega.
Si ritira, dunque, Big Shaq. Avrebbe un altro anno con Boston e, come accade spesso di questi tempi, non è detto che ci sia un ripensamento per l'ultimo ballo di un campione che, per quanto immenso nella sua carriera fin qui trascorsa, ora è ovviamente in parabola discendente e sembra l'immagine sfuocata di quello che è stato.
Ma sarebbe comunque una gioia, per tutto ciò che rappresenta, vederlo in campo. Anzi, uno spettacolo.
Shaqtacular.